La Rifondazione - Gruppo Alpini di Spilimbergo "Ten. Vittorio Zatti" - Sezione ANA Pordenone

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La rifondazione 1958
Dai ricordi di Lodovico Guzzoni
Come già altrove ricordato, la grave crisi economica del dopoguerra aveva ridotto ai minimi termini la consistenza numerica dei componenti del Gruppo e aveva cancellato quasi completamente le attività. La ripresa avvenne solamente alla fine degli anni Cinquanta.
La storia ufficiale del Gruppo di Spilimbergo spiega che la ricostituzione, avvenuta nel 1958, è opera di un gruppo di alpini capitanati da Giobatta Cedolin, divenuto poi capogruppo, coadiuvato da Davide Zannier, subito nominato segretario. Quello che invece i documenti non dicono, è il ruolo propulsivo per la rinascita che ha avuto Anacleto Giavino, allora vice presidente sezionale. Il Giavino, residente a Fiume Veneto, aveva sposato una signora nativa di Pradis e durante la bella stagione i due coniugi andavano, alla domenica, a trovare i parenti nel paese natale della moglie.

Passando per Spilimbergo, avevano l'abitudine di fermarsi all'osteria «L'Alpino» per bere un bicchiere e scambiare due chiacchiere con i gestori. I discorsi cadevano immancabilmente sugli alpini e sull'attività che la sezione di Pordenone e i Gruppi che la formavano periodicamente organizzavano. I discorsi di Giavino terminavano regolarmente con un invito e una sollecitazione a darsi da fare per riorganizzare il Gruppo di Spilimbergo, garantendo un interessamento e un aiuto della Sezione per avviare i primi passi. A questi incontri informali alle volte partecipavano anche altri alpini, e a forza di parlarne, di promettere aiuto e di decantare le soddisfazioni che gli alpini organizzati traevano dalle loro attività, i nostri si convinsero e il 2 marzo 1958, alle ore 10, si organizzò un primo incontro ufficiale all'albergo Michielini, dove parteciparono rappresentanze dei Gruppi di Maniago e di Fiume Veneto e i nostri Giobatta Cedolin. Davide Zannier, Giovanni Teia, Mario Soler, i fratelli Manlio e Nello Michielini e altri amici, tra cui il sottoscritto. I rappresentanti dei due gruppi ospiti dovevano garantire, per i primi momenti, un'assistenza di carattere burocratico.
Da quella riunione nacque il Gruppo promotore che cominciò a raccogliere nominativi di alpini e convocò la prima assemblea. Il gioco era fatto: il Gruppo Alpini di Spilimbergo era risorto.
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