La SEDE: un po' di storia
A partire dalla fondazione del Gruppo e per molti anni a seguire, gli alpini, per discutere i loro problemi di gestione, per organizzare le attività e convocare le assemblee elettive e di bilancio, hanno dovuto usufruire di locali pubblici. Il bar ˙"Corso" (oggi non più esistente), sito proprio nel centrale corso Roma, di proprietà di Pompeo Artini (socio fondatore e poi capogruppo), è stato per molto tempo il punto di riferimento. Altri due esercizi pubblici molto frequentati sono stati l'osteria "L alpino" e l'albergo Michielini , il primo per le riunioni del Consiglio direttivo e il secondo per le assemblee.

Nel 1962 si crea un accordo tra varie Associazioni d'arma per sollecitare il sindaco affinché metta a disposizione un locale da adibire a sede da gestire in comune. Tali realtà associative ottengono, come sede provvisoria, una sala sita nella vecchia sede del municipio in via Piave (attualmente destinata a Biblioteca civica), e ne avrebbero dovuto usufruire cinque Associazioni: gli Alpini, i Genieri, i Bersaglieri, i Granatieri e gli Artiglieri. Non si sa se le altre Associazioni ne abbiano usufruito, ma non risulta, né dai documenti né dalla memoria di coloro che all'epoca erano già soci del Gruppo, che gli Alpini in quella sede siano mai entrati.

A causa del terremoto in Friuli del 1976, molte amministrazioni comunali ricevono la dotazione di prefabbricati da destinare ad abitazione delle famiglie che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. Alcuni anni dopo, superata l'emergenza del terremoto, molti di questi prefabbricati vengono lasciati liberi da coloro che li avevano occupati provvisoriamente, e nel 1981, nel corso di una cena sociale del Gruppo, il sindaco promette una soluzione all'annoso problema del reperimento di una sede, ma solo nel 1983, su sollecitazione scritta del capogruppo Davide Zannier, il Comune assegna agli alpini un prefabbricato montato nel cortile della scuola di mosaico. Il manufatto ha però bisogno di essere restaurato ed adattato alle esigenze del Gruppo, per cui i lavori necessari iniziano subito, e nel 1984, nell'ambito dei festeggiamenti per la ricorrenza dei sessant'anni di fondazione del Gruppo, avviene anche l'inaugurazione della nuova sede.
Questo edificio fa un buon servizio, finalmente c'è un punto fisso in cui trovarsi, dove si possono conservare e consultare i documenti storici del Gruppo e dove si possono esporre in evidenza i cimeli, però non è completamente adatto per contenere le tante attività che gli alpini regolarmente organizzano.

Passano gli anni. Nel 1995 in paese girano voci che bisognerà abbandonare il prefabbricato, che in ogni modo sta diventando fatiscente. Nel frattempo il Comune sta valutando eventuali sistemazioni per le varie associazioni. Gli Alpini, tramite il capogruppo Guzzoni , pongono con fermezza di fronte al sindaco la loro precaria sistemazione, e finalmente la giunta municipale assegna al Gruppo l'area dell' ex macello comunale con il locale adibito a stalla e i canili.
Siamo così arrivati al 1996. Con la concessione dell'area, il Gruppo diventa un alveare in fermento: si progetta, si consultano tecnici ed esperti di vari settori, si cercano finanziamenti, si attivano iniziative per aumentare il fondo costituito ad hoc, e finalmente i lavori decollano. Saranno dodici mesi di lavoro, in gran parte offerto da appassionati volontari (sarebbe troppo lungo riportarne l'elenco), ed ecco che finalmente il Gruppo può disporre di una sede degna di tal nome, con in più il pregio di poter esser considerata definitiva. Una volta portati a compimenti i lavori, ecco come si presenta nell'insieme.


L'edificio comprende un'ampia sala, utilizzata per le assemblee, per le varie occasioni di festa e per le veglie, e un locale per le riunioni del direttivo, dove sono stati collocati tutti cimeli appartenenti al Gruppo, ed infine una stanza per il Gruppo marciatori e i reduci di Russia.
I servizi includono una moderna cucina con relativi disimpegni , compresi i servizi igienici per disabili. Inoltre, staccato dalla costruzione maggiore, si trova un locale adibito a magazzino.
All'esterno, tra l'edificio principale e il magazzino, c'è l'asta per l'alza bandiera e un cippo, costituito da un masso in pietra, donato dall'impresa Guerra, che accoglie una targa in ricordo della giornata dell'inaugurazione. Una parte dell'ampio piazzale esterno è stata, in tempi successivi, utilizzata per costruirvi una piattaforma in cemento, sormontata da una copertura sorretta da una intelaiatura in ferro, ottenendo così uno spazio che viene sfruttato per le occasioni d'incontro sociale durante i mesi estivi.
La parte rimanente del cortile è sufficientemente ampia per essere utilizzata come parcheggio, in modo che viene ridotto il disagio di avere una sede piuttosto distante dal centro cittadino.

INAUGURAZIONE SEDE -- Via del Macello



L'inaugurazione della sede non poteva non essere accompagnata da adeguati festeggiamenti, che dovevano essere all'altezza dell importanza dell'opera appena terminata. I festeggiamenti sono iniziati nel pomeriggio di sabato 7 giugno 1997 con una sfilata per le vie del centro cittadino, accompagnata dalla banda musicale di Valeriano, dal vessillo della Sezione provinciale e da numerosi gagliardetti di Gruppi alpini.
È stata poi depositata una corona d'alloro al cippo in memoria dei caduti alpini. Nella nuova sede ha avuto invece luogo l'appuntamento serale, che prevedeva l'esibizione di alcuni cori maschili: coro ANA Montecavallo di Pordenone, coro del Club Alpino Italiano della sezione Spilimbergo e coro C.A.O. (Club Alpino Operaio) di Como. Dopo i meritati applausi del numeroso pubblico accorso, tutti hanno apprezzato il "rancio" , servito sotto i tendoni montati per l'occasione.
Il giorno seguente si è tenuta l'adunata nel piazzale, seguita dall'alzabandiera e dalla messa, eventi a cui hanno partecipato numerose persone (alpini e non), ma anche autorità civili, militari ed ecclesiastiche. La santa messa è stata celebrata da monsignor Basilio Danelon , parroco di Spilimbergo , e dal vicario militare del 5° Corpo d armata, don Carmelo Giacone. Sono seguiti i discorsi d'occasione, che, pur in forme diverse, hanno messo in luce le benemerenze, le capacità e l'impegno che da sempre contraddistinguono gli alpini. Sono intervenuti il Sindaco di Spilimbergo, Alido Gerussi, il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Matteo Bortuzzo, il Presidente sezionale, cavalier Giovanni Gasparet, e infine il capogruppo, Mario Guzzoni.

I Gruppi presenti alla cerimonia erano quasi cinquanta. Tra gli ospiti doveroso segnalare i Gruppi di Laives e Gries (BZ), di Fino Mornasco (CO), di Montefiorino (MO) e di Castions Veronese (VR). È stata particolarmente gradita la presenza degli amici austriaci di Magdalensberg e Sachsenburg , provenienti dalla Carinzia. La festa, a partire dal pranzo, è continuata per tutta la giornata, giornata che, per coloro che vi hanno partecipato,è rimasta davvero memorabile.